L’Iran è uno dei paesi più affascinanti e complessi al mondo. Quale immagine riassume meglio la sua storia contemporanea? Le proteste di fine Ottocento per la vendita della concessione del tabacco a un cittadino inglese, che videro per la prima volta uniti il clero, i mercanti e le donne dell’harem reale? O forse il volto severo dell’ayatollah Khomeini di ritorno a Teheran dopo la rivoluzione del 1979 da cui ebbe origine la Repubblica islamica? La fotografia dei negoziatori internazionali che nel 2015 a Vienna annunciarono l’accordo sul nucleare che avrebbe dovuto portare alla rimozione delle sanzioni contro l’Iran? O i funerali del generale Soleimani, ucciso da un drone statunitense insieme a ogni tentativo di pacificazione tra i due paesi? Impossibile dirlo, come impossibile è descrivere un tappeto a partire da un solo filo.
Farian Sabahi ci guida alla scoperta degli ultimi 130 anni di storia dell’Iran: da paese senza esercito né sistema amministrativo, come era la Persia sotto la dinastia dei Cagiari, al lancio in orbita da parte dei pasdaran del primo satellite fabbricato in Iran nell’aprile 2020; dal commercio dei pistacchi e del caviale a quello del petrolio; dall’occupazione degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale al precario equilibrio di patti e coalizioni negli anni della Guerra fredda; dal conflitto con l’Iraq di Saddam Hussein a quello con l’ISIS; fino alla difficile gestione della pandemia di Covid-19 sotto l’embargo di Trump.
Storia dell’Iran è un’opera che attraversa l’economia e la religione, l’evoluzione della società e quella della cultura, la questione femminile e i diritti civili, il nazionalismo e i rapporti con l’estero. Il tentativo di raccontare un paese sfuggente, sospeso tra modernità e tradizione, tra Oriente e Occidente: un popolo indoeuropeo in mezzo agli arabi, un territorio sciita accerchiato da paesi sunniti. Un luogo misterioso, che esiste da millenni e continua con ostinazione a resistere, con tutte le sue contraddizioni.
Farian Sabahi
Farian Sabahi (1967), giornalista e scrittrice, insegna presso l’Università dell’Insubria e l’Università della Valle d’Aosta. Scrive per il Corriere della Sera e il manifesto e collabora con varie emittenti televisive e radiofoniche, tra cui Rai e Radio Popolare. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Un’estate a Teheran (Laterza, 2007), Storia dello Yemen (Bruno Mondadori, 2010), il reading teatrale Noi donne di Teheran (Jouvence, 2014), il libro-intervista con il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi Il mio esilio (Feltrinelli, 2014) e l’autobiografia Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due Paesi e tre religioni (Solferino, 2018). Per il Saggiatore ha pubblicato nel 2006 Islam: l’identità inquieta dell’Europa. Il suo attuale progetto di ricerca è sui «Teheran Children», i rifugiati polacchi in Iran durante la Seconda guerra mondiale.
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Rassegna stampa
Libri sull’Iran di ieri e di oggi
Il Libraio.it
13 novembre 2023
Intervista a Farian Sabahi
La Stampa
05 dicembre 2022
Donna Moderna
24 novembre 2022
«Nel labirinto Afghanistan»
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03 settembre 2020
Il peso della storia e la cogente attualità