ISBN 9788842828396 pagine: 184
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Maurice Blanchot

La scrittura del disastro

«Leggere, scrivere, come si vive sotto la sorveglianza del disastro: esposti alla passività fuori passione. L’esaltazione dell’oblio. Non sarai tu a parlare; lascia parlare in te il disastro, non importa se attraverso l’oblio o il silenzio.» 

Ultima fra le opere teoriche di Maurice Blanchot, La scrittura del disastro risponde alla necessità di riflettere sul tema del linguaggio poetico e letterario che si era imposta imperiosa con Lo spazio letterario, ma che qui va oltre – «al di là» – il problema di dire ciò che è, al di là del bisogno di appagamento, al di là della descrizione di una totalità. È una ricerca che rompe questa totalità, che turba ogni cosa, e prima di tutto la scrittura. Ha a che vedere con l’interruzione, con la frammentazione, con la catastrofe. Con il disastro. La scrittura stessa allora si frantuma, soccombe a un’esigenza che non trova – che non cerca – la redenzione, ma un’altra possibilità di se stessa. La scrittura diventa qualcosa che porta al meno, all’oblio, al non detto, al mai cominciato. Blanchot recupera gli scrittori amati, antichi (Ovidio) e moderni (Kafka, Melville, Hölderlin), e si confronta con maestri del pensiero come Heidegger e Levinas, per scavare nella non possibilità della parola letteraria, nella possibilità del silenzio senza scopo. Sullo sfondo, Auschwitz, che rivela e mette a nudo «tutte le caratteristiche di una civiltà» e che impone di continuare a «vegliare, senza posa, sull’assenza smisurata». 

Con uno stile che, adattandosi al disastro, si fa fratto e ossimorico, Maurice Blanchot invita alla lettura chiedendole di rinnovarsi e continua la meditazione che ha praticato (e che lo ha guidato) per tutta la vita, scardinando quanto è venuto prima. Perché «c’è domanda, eppure nessun dubbio; c’è domanda, ma nessun desiderio di risposta; c’è domanda, e nulla che possa essere detto, ma solo da dire».


Traduzione di Federica Sossi




«Scrivere è follia, sorta di veglia fuori coscienza, tensione al limite del non sopportabile di cui si parla con terrore e non senza un sentimento di gloria. 

Il fatto è che la gloria è il disastro.»

Maurice Blanchot

Maurice Blanchot (Quain, 1907 - Le MesnilSaint-Denis, 2003) è stato un romanziere, critico letterario e filosofo francese. Il Saggiatore ha pubblicato Lo spazio letterario (2018), Il libro a venire (2019), Passi falsi (2020) e La scrittura del disastro (2021).

scopri di più sull'autore

Rassegna stampa

I libri di WU – La scrittura del disastro, Maurice Blanchot
WU magazine
19 marzo 2021
Scrivere sul disastro
Nazione indiana
14 marzo 2021
Blanchot, un filo rosso nell'umanità sbandata
Avvenire
12 marzo 2021
La scrittura del disastro di Maurice Blanchot: Libro difficile, letteralmente infinito
Gagarin orbite culturali
13 febbraio 2021
Blanchot. Frammenti per una nuova semantica
il manifesto
07 febbraio 2021
La scrittura nel disastro
Blow up
20 aprile 2024

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