ISBN 9788842828259 pagine: 336
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Brian Dillon

Vite di nove ipocondriaci eccellenti

Andy Warhol era ossessionato dalle macchie rosse che gli erano comparse sul naso. Charles Darwin teneva scrupolosi diari del suo stato  fisico. Charlotte Brontë riversava i suoi presunti malesseri nei protagonisti dei suoi romanzi. Glenn Gould credeva che una pacca amichevole sulla schiena gli avesse fatto perdere il suo tocco al pianoforte. E tutti noi conosciamo qualcuno che, non appena pensa di avere un sintomo di qualcosa, apre un motore di ricerca e inizia a scorrere le pagine finché trova la conferma che aspettava: è afflitto da qualche orrendo malanno. 

Vite di nove ipocondriaci eccellenti esplora, attraverso le biografie di alcuni personaggi celebri – tra cui anche Marcel Proust, Michael Jackson, Florence Nightingale –, la paura e la speranza, la malattia e l’immaginazione, la disperazione e la fantasia da cui tutti possiamo essere colti. Brian Dillon percorre e oltrepassa la maschera comica del malato immaginario trasportandoci sul piano della cruda realtà, mostrandoci le ansie terribili di queste grandi  figure della letteratura, della musica, dell’arte e della scienza, e chiedendosi se non ci sia un legame tra l’ipocondria e la creatività: l’isolamento e la tendenza ad ascoltare ogni sussulto del proprio corpo giovano senz’altro alla ricerca – scientifica e artistica –, ma forse minano la psiche. 

Quella di Brian Dillon è un’indagine profonda nelle esperienze di vita, che ci restituisce un racconto intimo, umano e coinvolgente di menti che lottano con corpi, di terrori e momentanei sollievi, dei più originali tentativi di porre rimedio a malanni percepiti o reali. Scritto con trasporto e passione, spirito e originalità, questo libro è un viaggio nel dolore delle nostre membra e tra i mostri che albergano nella nostra testa.


Traduzione di Alessandra Castellazzi




«Questo libro è così bello che dopo averlo letto 

mi sono dovuta sdraiare un attimo.»

The Guardian


«Illuminante, umano e splendido.» 

Los Angeles Times Book Review

Brian Dillon

Brian Dillon (1969) insegna Critical Writing al Royal College of Art di Londra ed è editor della rivista Cabinet. Scrive abitualmente per The GuardianLondon Review of Books, The Times Literary Supplement, Artforum e Frieze. Tra i suoi libri ricordiamo In the Dark Room (2005), con cui ha vinto l’Irish Book Award, Ruins (2011), Sanctuary (2011) e Objects in This Mirror (2014).

scopri di più sull'autore

Rassegna stampa

Proust, Jackson, Warhol e altri noti ipocondriaci
il Fatto Quotidiano
09 marzo 2021
Se ci si ammala della paura di ammalarsi
il Sole 24 Ore
17 gennaio 2021
Marcel Proust e il suo rituale della colazione
Sul Romanzo
04 gennaio 2021
Glenn Gould, Andy Warhol e gli altri. Su Vite di nove ipocondriaci eccellenti di Brian Dillon
Gagarin
26 dicembre 2020
I geni che avevano scelto il distanziamento (a)sociale
il Giornale
20 dicembre 2020
I consigli della redazione
Internazionale
17 dicembre 2020
Proust, Poe, Charlotte Brontë: genio e ipocondria
la Repubblica
09 dicembre 2020
«Vite di nove ipocondriaci eccellenti»
Convenzionali
30 novembre 2020
Quando non c'è la salute c'è tutto
il venerdì
27 novembre 2020
Se mi tocchi muoio
la Lettura - Corriere della Sera
22 novembre 2020
Storie di ipocondriaci eccellenti
Sette
20 novembre 2020
Il malato immaginario di genio
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10 novembre 2020
Malattia vera o immaginata?
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25 aprile 2024

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