ISBN 9788842834724 pagine: 272
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Ingrid Guardiola

L’occhio e il rasoio

Il mondo come interfaccia

Nell’epoca in cui tutto è visibile, ogni cosa può essere controllata e sorvegliata. In L’occhio e il rasoio Ingrid Guardiola ci mostra come, in un presente di immagini moltiplicate fino a essere ovunque, capaci di insinuarsi nei nostri gesti, nelle città che abitiamo, nelle comunità che costruiamo online e offline, la realtà che crediamo di vivere rischia di non essere altro che una mera copia disegnata dagli algoritmi e dalle grandi corporation che li governano. 

Ogni nostra foto, ogni nostro video, ogni nostra story non è solo un contenuto: è lo strumento con cui ci relazioniamo con quell’interfaccia virtuale in cui si è trasformato il mondo. Attraverso la filosofia e la sociologia, la tecnologia e la cultura visuale, Guardiola ci conduce in un percorso inquietante attorno al potere nascosto delle immagini di cui fruiamo quotidianamente, indagando il modo in cui esse condizionano la nostra vita privata e la sfera pubblica. Dialogando con i giganti del pensiero critico – dagli insegnamenti di Roland Barthes per decifrare i codici del visibile agli avvertimenti di Marshall McLuhan sui pericoli della seduzione mediatica, dalle riflessioni di Donna Haraway sui «corpi ibridi» a quelle di Byung-Chul Han sull’«inferno dell’uguale» –, L’occhio e il rasoio ci mostra come riconoscere le strategie di mercificazione del nostro sguardo e le dinamiche di potere dietro la condivisione anche di un semplice selfie, indicandoci nuove pratiche di resistenza. 

Quest’opera è un appello a ognuno di noi a trasformare la tecnologia da dispositivo di controllo a strumento di liberazione, sottraendoci all’omologazione algoritmica e dando vita a nuovi spazi condivisi e a nuovi immaginari. Perché, quando il medium non è più solo il messaggio ma diventa il padrone, la domanda che dobbiamo porci non è che cosa stiamo guardando, ma come scegliamo di guardarlo.


Traduzione di Stefania Maria Ciminelli

Ingrid Guardiola

Ingrid Guardiola (Girona, 1980) è regista, produttrice e saggista culturale. Direttrice dal 2021 del centro d’arte contemporanea Bòlit, ha insegnato all’Università di Girona e curato progetti per istituzioni e festival quali CCCB, MINIPUT e Primavera Sound. Nel 2017 ha realizzato il suo primo documentario Casa de ningú.

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La nuova legge: essere guardati, non guardare
La Lettura
02 novembre 2025
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17 ottobre 2025

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