Un’aspirante scrittrice si trasferisce in un nuovo appartamento e scopre che l’anziana padrona di casa coltiva strani ortaggi simili a dita di una mano. Un affermato chirurgo è avvicinato da un’affascinante cantante di piano-bar che cerca un rimedio per la mostruosità del suo cuore. Intanto, una brama violenta muove un solitario artigiano di borse, disposto a tutto pur di avere quel cuore prodigioso. Sullo sfondo, una residenza vetusta è trasformata in un museo della tortura. Nel suo giardino un’enorme tigre sta morendo, e forse anche il vecchio custode della villa insieme ai suoi segreti.
Undici storie parallele e concatenate: madri e figli, vittime e amanti, assassini e anonimi passanti, i cui destini si intersecano in una rete sempre più nera e inquietante di enigmi e indizi. Pinzette per sopracciglia, camici, frigoriferi, ceste di pomodori: ecco gli strumenti scelti per tessere la ragnatela della perversione, sempre celati dall’alibi della loro quotidiana innocenza. Undici storie, un’unica mano invisibile che manovra i fili: la recondita diabolicità dell’essere umano.
Con una prosa tagliente e raggelante, un’immaginazione lugubre che richiama Il giro di vite e i racconti di Poe unita a un’ossessione sinistra per i dettagli, Yoko Ogawa non lascia nulla al caso: in Vendetta non ci sono spazi neutrali, tutto converge e partecipa silenziosamente allo svolgimento dell’azione. Ogawa fa collidere desiderio e istinto, indaga il lato oscuro dell’umanità in una mescolanza di crudeltà e delicatezza, e sconvolge il lettore mostrando come tutto ciò che appare incredibilmente dolce e attraente nasconda sempre un’anima oscena.
Traduzione di Laura Testaverde
Yoko Ogawa (Okayama, 1962) è una delle più importanti scrittrici giapponesi contemporanee. Il Saggiatore ha pubblicato Hotel Iris (2009), Profumo di ghiaccio (2011), La formula del professore (2015), Nuotare con un elefante tenendo in braccio un gatto (2015), L’isola dei senza memoria (2018), Vendetta (2021).
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