Non esistono il poliziotto buono e il poliziotto cattivo, esistono solo il poliziotto cattivo e il poliziotto più cattivo. Lo sa bene Darryl King, giovane signore della droga intenzionato a mettere le mani su Harlem e pronto a eliminare qualsiasi ostacolo si trovi sulla sua strada. Lo sa ancora meglio Steven Blaum, funzionario del Dipartimento per la libertà vigilata di New York, che ogni giorno deve confrontarsi con criminali, tossici, spacciatori, sbirri brutali, tutta la variegata umanità di un quartiere dilaniato dall’epidemia del crack.
Blaum cerca sempre di salvare i criminali, di sottrarli alla strada, ma l’incontro con King lo costringe a cambiare prospettiva. Cresciuto in una famiglia violenta, King sta mettendo Harlem a ferro e fuoco: dissemina ovunque cadaveri di gente brutalmente ammazzata e trasforma la città nel teatro di una carneficina, incurante dei raid della polizia. Blaum gli sta alle calcagna, tenta in ogni modo di toglierlo dai guai, ma King, sentendosi braccato, inizia a perseguitare la sua compagna. Fra gli squallidi bassifondi di Manhattan, le stazioni di polizia intrise di caffeina e l’enorme crack-house chiamata Fortezza, covo di gangster, maniaci e poliziotti corrotti, si svolge una rocambolesca caccia all’uomo, la resa dei conti finale, un duello privo di vincitore.
Stile tagliente, ritmo sincopato, il cinismo del cronista di nera: Peter Blauner ambienta negli anni novanta un noir metropolitano che miscela la complessità di The Wire con la crudezza di James Ellroy. Il resoconto della lotta per la sopravvivenza nel ghetto dell’Occidente, lì dove le normali categorie morali sfumano, si confondono, sono inghiottite dal vorace buco nero del capitalismo urbano. Un abisso che crediamo esotico, e che pure è a pochi isolati da casa nostra. E in cui scivoliamo assaporando il gusto del sangue, la durezza dell’asfalto, l’euforia schizofrenica dell’ultima dose prima del collasso.
Traduzione di Sergio Altieri
Peter Blauner, è stato a lungo inviato per il New York Magazine, prima di dedicarsi a una fortunata carriera di scrittore. Vive a New York con la moglie Peg Tyre, anche lei scrittrice, e i due figli.
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