ISBN 9788842822929 pagine: 128
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Claude Lévi-Strauss

Mito e significato

Cinque conversazioni

Mito e significato, ora riedito dal Saggiatore e corredato di una magistrale introduzione di Cesare Segre, si serve di un’esposizione semplice per illustrare i presupposti e le implicazioni del complesso metodo strutturale di Claude Lévi-Strauss: cinque conversazioni con il grande antropologo che dimostrano appieno, ancora una volta, come la sua forza risieda nella lucidità con cui ha problematizzato il reale e nell’ampiezza dello sfondo teoretico su cui ha operato. Al centro del discorso c’è una tipica interpretazione lévi-straussiana di un mito amerindio, che spazia dal Perù al Canada e attraversa i secoli dall’epoca della Conquista a oggi. L’assioma è: il numero di procedimenti a cui la natura ricorre è molto limitato, e si ripresenta ai più vari livelli. Attraverso la ragione, bisogna scoprire l’ordine e quindi il significato delle cose; così anche la natura diventa traducibile in formule e schemi. Lingua, mito, musica, matematica: tutto è un procedimento di simbolizzazione, che dunque può essere decriptato, fatto divenire modello conscio anziché inconscio. Perciò non è reale la distinzione tra pensiero mitico e pensiero scientifico, né la contrapposizione tra «primitivo» e «civilizzato»; perciò la nostra specie è sostanzialmente unitaria. Lévi-Strauss scopre inattese analogie e scardina l’identificazione di primitivo con barbaro e incivile e di occidentale con razionale e civilizzato, antinomia che ha giustificato, nei secoli, i peggiori genocidi e le più bieche prevaricazioni. È questo, forse, il suo maggiore lascito: una sofisticata ed esemplare dimostrazione di come, adottando una prospettiva unificante anziché antagonistica, elementi apparentemente antinomici possano essere invece concepiti come polarità di una dialettica feconda di risultati; di come, in una parola, nella convivenza umana le differenze culturali possano avere un valore positivo.

Claude Lévi-Strauss

Claude Lévi-Strauss (Bruxelles, 1908 - Parigi, 2009) è stato il padre dell’antropologia. Dal 1960 il Saggiatore pubblica in Italia le sue opere, tra cui Antropologia strutturale (2015), Tristi Tropici (2015), Il pensiero selvaggio (2015), La via delle maschere (2016), Il crudo e il cotto (2016), Mito e significato (2016), Antropologia strutturale due (2018), Lettere ai genitori (2018), Lo sguardo da lontano (2020), Antropologia strutturale zero (2022).

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Il daimon della forma
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28 giugno 2019

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