L’invenzione del diverso è una conversazione a distanza tra Pier Paolo Pasolini e Mario Mieli attraverso le loro opere e le loro irripetibili esistenze: il racconto dell’incontro mancato tra due delle figure più influenti della cultura italiana del secondo Novecento.
È il 2 novembre 1975 quando il corpo massacrato di Pasolini viene ritrovato all’idroscalo di Ostia, e il 12 marzo 1983 quando Mieli si toglie la vita nel suo appartamento di Milano: due scrittori che, pur non conoscendosi e non essendosi mai frequentati, hanno portato parallelamente avanti negli stessi anni una riflessione originale su società, capitalismo e omosessualità, in un rapporto fantasmatico e misterioso. In questo libro Silvia De Laude prova allora a farli dialogare utilizzando Petrolio e Il risveglio dei Faraoni, romanzi postumi che sin dalla prima apparizione hanno sconcertato e scandalizzato l’Italia. Leggendo le due opere «in diffrazione», l’una attraverso l’altra, De Laude rivela così le sorprendenti affinità che caratterizzano due percorsi esistenziali e artistici unici: quello di Pasolini, poeta, scrittore e cineasta tormentato, interprete in prima persona del corpo e del sacro; e quello di Mieli, intellettuale dal carisma travolgente, tra i fondatori del fuori!, uno dei primi movimenti di liberazione omosessuale. Pagina dopo pagina, emerge così il tracciato comune di due autori inconsapevolmente legati da uno stesso impulso a esplorare l’ambiguità, la metamorfosi, l’androginia, e a fare del fallimento una chiave di trasformazione.
L’invenzione del diverso ci conduce sulle orme lasciate da Pasolini e Mieli, seguendoli nella loro tragica ricerca di se stessi attraverso l’«altro»: il racconto di come, per raggiungere le verità più profonde e inquietanti del proprio io, sia talvolta necessario lasciarsi cadere, farsi in mille pezzi, e così rinascere infine a nuova vita.
Silvia De Laude (Imperia, 1964), filologa romanza, lavora presso l’Università di Roma La Sapienza. Ha insegnato Letteratura italiana contemporanea all’Università di Milano Bicocca e all’Università di Ginevra. Ha curato l’edizione commentata di Petrolio (2017) e, assieme a Walter Siti, l’edizione delle opere complete di Pier Paolo Pasolini per i Meridiani Mondadori. Ha inoltre curato, con Mariantonia Liborio, l’edizione italiana del Roman de la Rose (2014). Tra le sue opere ricordiamo La rondine di Pasolini (2018), I due Pasolini. Ragazzi di vita prima della censura (2018) e Jack. Un’estate a Milano (2024). Per il Saggiatore ha curato, con Luca Scarlini, la prima edizione integrale delle Lettere di Oscar Wilde (2015).
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