Durante una vacanza a Parigi, John, anonimo professore inglese intrappolato in una vita fallimentare, fa un incontro tanto bizzarro quanto sconcertante: seduto al tavolo di un bar, si ritrova faccia a faccia con se stesso. Il conte Jean de Gué è infatti il suo doppio perfetto. Non sarebbe che un simpatico aneddoto da raccontare agli amici, ma per John è l’inizio di un incubo: dopo una notte di bagordi in compagnia del sosia, si risveglia infatti nella sua stanza senza i propri averi, solo con gli abiti e la carta d’identità del conte, trovandosi costretto a fingere di essere lui. Ciò che non può immaginare però è quanto la sua vita ne sarà stravolta e quanto possa essere pericoloso indossare i panni di uno sconosciuto.
Nel Capro espiatorio Daphne du Maurier cuce con precisione millimetrica una trama di dettagli e rivelazioni attorno a una vicenda dai contorni tanto surreali quanto inquietanti: un thriller psicologico dal ritmo incalzante, che ha ispirato l’omonimo film del 1959 con Alec Guinness e Bette Davis, e che a distanza di oltre mezzo secolo continua a inchiodarci, pagina dopo pagina, alla domanda cui più di tutte temiamo di rispondere: «E se fosse capitato a me?».
Traduzione di Bruno Oddera
Daphne du Maurier (Londra, 1907 - Par, 1989) è stata una scrittrice inglese. Le sue storie, dal successo internazionale, hanno ispirato alcuni dei film più iconici di Alfred Hitchcock. Delle sue numerose opere il Saggiatore ha pubblicato Mia cugina Rachele (2008), Il punto di rottura (2009), I parassiti (2012), Rebecca la prima moglie (2020), Non voltarti (2024), Gli uccelli (2024) e Rendez-vous (2025) e Il capro espiatorio (2025).
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