Virginia Woolf (1882-1941) è diventata nel corso del secolo una vera e propria icona in tutto il mondo. La sua leggenda, intrecciata a quella dell'eccentrico gruppo di Bloomsbury, è stata spesso interpretata a partire dal suicidio, un ultimo gesto che finisce per oscurare la vitalità delle sue opere. Il contributo critico di Liliana Rampello capovolge tutte le interpretazioni fin qui consolidate, rendendo esplicita una ricerca esistenziale che si può ritenere uno degli esempi più riusciti di pensiero poetico fondato sull'amore per la vita. Rileggendo l'intera opera di Virginia Woolf l'autrice si rivolge non solo agli studiosi ma soprattutto a tutti i lettori della scrittrice.
Liliana Rampello ha insegnato Estetica all’Università di Bologna. Ha scritto molti saggi e ha dedicato una monografia a Marcel Proust, La grande ricerca, edito da Pratiche nel 1994. Ha curato e introdotto il volume Virginia Woolf tra i suoi contemporanei (Alinea, 2002); nel 2005 è uscito per La Tartaruga Edizioni il suo saggio Miracoli quotidiani: Virginia Woolf (in Concepire l’infinito, a cura di Annarosa Buttarelli). Con il Saggiatore ha pubblicato Il canto del mondo reale. Virginia Woolf. La vita nella scrittura, Sei romanzi perfetti. Su Jane Austen; inoltre, ha scritto la postfazione a Il secondo sesso di Simone de Beauvoir, l'introduzione a La libraia di Joyce. Sylvia Beach e la generazione perduta di Noel Riley Fitch, la postfazione a Piccoli uomini. Maschi, ritratti dell'Italia d'oggi di Lidia Ravera e ha curato la raccolta di scritti di Virginia Woolf Voltando pagina. Saggi 1904-1941.
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