Dalla nascita del film sonoro alla Golden Age di Hollywood, il musical cinematografico ha incarnato uno dei più straordinari intrecci fra corpo, suono e immagine della modernità. Eppure, in Italia, questo genere rimane sorprendentemente poco indagato. Dancing di Patrizia Veroli ci offre un’analisi rigorosa e appassionante del musical hollywoodiano tra la fine degli anni venti e l’inizio dei sessanta attraverso la danza, le sue star, i trucchi del montaggio cinematografico e la sua costruzione estetica e ideologica.
Queste pagine ci conducono in un viaggio trascinante dentro un’arte dal cuore americano ma che ha conquistato il mondo. Dai caleidoscopi di ballerine di Busby Berkeley all'eleganza di Fred Astaire e Ginger Rogers, dal tip-tap raffinato di Bill «Bojangles» Robinson alle forme stilizzate di Balanchine, dal vigore ottimista di Gene Kelly alle emozionanti coreografie di West Side Story, Patrizia Veroli segue il musical nel suo doppio movimento: intrattenimento popolare ma anche arte sofisticata, spettacolo d’evasione e oggetto di riflessione critica.
Con una particolare attenzione alla danza e alle radici afroamericane del genere, Dancing racconta come il musical abbia saputo trasformare il corpo filmato in magia, l’eccesso in poesia, l’intrattenimento in linguaggio d’arte universale: irresistibile come un vorticare di passi di tip-tap in una fantasmagoria di luci.
Patrizia Veroli (Avezzano, 1947) ha insegnato Storia della danza presso la Sapienza Università di Roma e nel 2018 è stata nominata professoressa onoraria all’Università della Danza di Budapest. Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Milloss. Un maestro della coreografia tra espressionismo e classicità (1996; premio Bagutta Opera Prima), oltre a I Ballets Russes di Diaghilev tra storia e mito (2013) e Music-Dance: Sound and Motion in Contemporary Discourse (2018), ambedue curati con Gianfranco Vinay.
scopri di più sull'autorecarrello
torna allo shop
Checkout
TORNA AL CARRELLO
RIEPILOGO