Se lo stato non esistesse, sarebbe necessario inventarlo? John Locke,
primo teorico del liberalismo, avrebbe risposto di no. Robert Nozick,
discendente di quella tradizione filosofico-politica, in questo saggio
ormai classico del 1974, sostiene di sì. La sua formula è quella
dello «stato minimo» il cui postulato è una ferrea difesa dei diritti
individuali. Un libro provocatorio, in grado di suscitare la voglia
di ripensare il ruolo di cittadini, insieme ai vincoli che derivano
dall’appartenere a uno stato. Dalla giustizia al lavoro,
dalla solidarietà alla cooperazione, Nozick si interroga sulla natura
e le legittime funzioni dello stato, in un discorso politico
che unisce una visione anarchica alle ragioni dei liberisti.
Robert Nozick
Robert Nozick (1939-2002), filosofo politico statunitense, dal 1969 ha insegnato Filosofia presso l’Università di Harvard. Ha vinto i prestigiosi National Book Award e National Endowment for Humanities. In Italia sono stati pubblicati Spiegazioni filosofiche (il Saggiatore, 1997), La natura della razionalità (Feltrinelli, 1995), Puzzle socratici (Cortina, 1999), Invarianze (Fazi, 2003), La vita pensata (Rizzoli, 2004).
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