ISBN 9788842824152 pagine: 240
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Joyce Carol Oates

Ai limiti dell’impossibile

Forme tragiche in letteratura

Buio in sala, va in scena la tragedia. Anche dopo la morte degli dèi, abbiamo continuato a rappresentare sul palco le debolezze, le ossessioni e le paure del genere umano. Che si trattasse di gloriosi condottieri romani spezzati tra il senso dell’onore e l’umiliazione amorosa, di compositori in affari con il diavolo per inseguire i desideri più oscuri o dell’ultimo individuo rimasto in una città in cui tutti si vanno trasformando in rinoceronti, nei secoli abbiamo ideato travestimenti sempre più complessi per raccontare il caos dell’esistenza. Ed è proprio scavando in quelle battute, in quei monologhi, in quegli scambi drammatici che è possibile accedere a una verità più scomoda – e tanto più preziosa – sulla nostra libertà e sulla nostra finitezza. 

Per la prima volta edito in Italia, Ai limiti dell’impossibile di Joyce Carol Oates è un’indagine degli abissi umani attraverso le forme del tragico, condotta da una delle voci più visionarie e penetranti della narrativa americana contemporanea. Oates si contrappone alle lamentazioni in morte della tragedia levate dai critici e perlustra le strade della letteratura alla ricerca delle caratteristiche del genere, scoprendo non solo prospettive originali su figure celebri come Ivàn Karamazov e le «tre sorelle» di Čechov, ma anche e soprattutto i limiti tragici dell’umanità. Il suo è un viaggio con la scrittura nella scrittura, tra violenza e passione, isolamento e perdita dell’io, per arrivare a svelare, al di là delle maschere e dei personaggi che ci siamo creati, chi siamo realmente. Per provare a dire cos’è la sofferenza, cosa il nulla e il vuoto di senso, cosa la morte. 

Joyce Carol Oates affila la fredda lama della sua prosa sulla mola dei testi del passato − dallo shakespeariano Troilo e Cressida ai romanzi di Melville, dalla poesia di W.B. Yeats al teatro dell’assurdo di Beckett e Ionesco − per arrivare a rivelare, con tagli chirurgici e precisi, la tenebra e le ossessioni del nostro mondo. A metà tra saggio critico ed esplorazione letteraria, Ai limiti dell’impossibile è un’opera catacombale; un tavolo di obitorio sul quale il volto degli eroi tragici si trasfigura in incubi che solo la scrittura sa partorire.


Traduzione di Giulia Betti




«In queste pagine Joyce Carol Oates aspira a ridisegnare le linee del campo magnetico della tragedia. Quando gli uomini fantasticano, 

allora può spalancarsi l’abisso.»

The New York Times

Joyce Carol Oates

Joyce Carol Oates (Lockport, 1938) è una scrittrice americana. Ha vinto il National Book Award ed è stata più volte finalista al premio Pulitzer. Dal 1978 al 2014 ha insegnato Scrittura creativa alla Princeton University. Per il Saggiatore sono usciti La ballata di John Reddy Heart (2010), Zombie (2015), Jack deve morire (2016), Il collezionista di bambole (2018), Acqua nera (2020), la quadrilogia Epopea americana (Il giardino delle delizie, I ricchi, loro e Il paese delle meraviglie; 2017), Una famiglia americana (2023) e i saggi Ai limiti dell’impossibile (2019) e Nuovo cielo, nuova terra (2021).

scopri di più sull'autore

Rassegna stampa

La tragedia di un tradimento senza colpa
Avvenire
26 giugno 2020
«Ai limiti dell'impossibile»
convenzionali
16 giugno 2019
Oates e la tragedia che sempre ci apparterrà
Il Foglio
22 maggio 2019
Rinascita della tragedia
Esquire
19 maggio 2019
Dopo l'assurdo tornare alla tragedia è un'impresa «Ai limiti dell’impossibile»
Il Giornale
29 aprile 2019
Joyce Carol Oates, «Ai limiti dell’impossibile»
Satisfiction
03 aprile 2019

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